Tour 1996: la caduta degli dèi
Il Tour de France 1996 segna la fine dell’era di Miguel Indurain.
Il Tour de France 1996 segna la fine dell’era di Miguel Indurain.
L’irriducibile Chris Froome, la maglia gialla, rimane appiedato sul Mont Ventoux.
Gregario di lungo corso ed eccellente scalatore, Sylwester Szmyd non passava inosservato.
Arrivato a trentatré anni, a Steven Kruijswijk mancare ancora un grande giro.
Scomposto, indecifrabile, onnipresente: Ryder Hesjedal è stato un corridore unico.
Tra Binda, Guerra e Bartali, Francesco Camusso ha saputo affermarsi alla grande.
Luca Guercilena, il team manager della Trek-Segafredo, auspica un ciclismo diverso.
Il ciclismo di Laurens ten Dam è un inno alla vita.
Roche, Visentini e una maglia rosa che fa discutere ancora oggi.
Ambizione, ossessione, maledizione: cos’è il Tour de France per Richie Porte?